signora anziana mano orecchio

Perché i problemi di udito fanno male alla salute?

Come emerso dagli ultimi dati EuroTrak resi pubblici in occasione del FIA 2022, oltre il 50% delle persone non ha consapevolezza dei problemi di salute riconducibili alla perdita uditiva. Emerge, quindi, la convinzione diffusa che non sentire bene sia una condizione innocua, senza particolari conseguenze. Dato che evidenzia la necessità di intraprendere campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione

Ma perché i problemi di udito fanno male alla salute?

Posta in altri termini: qual è l’impatto dell’ipoacusia sul benessere e sulla qualità di vita di una persona? 

L’OMS ha dedicato una sezione del report sulla salute uditiva nel mondo, divulgato lo scorso 3 marzo in occasione della giornata mondiale dell’udito, proprio a questo argomento.

Evidenziando alcuni aspetti importanti che, a quanto pare, vengono spesso trascurati.

Difficoltà nella percezione dei pericoli

Un udito debole si traduce inevitabilmente in una difficoltà nel comunicare con gli altri, ma anche nell’incapacità di udire suoni forti, compresi allarmi, clacson o sirene. Aspetto da non sottovalutare perché altera la capacità di valutare le situazioni di pericolo, soprattutto dei più anziani mentre passeggiano in strada, e non solo. 

Effetti dell’ipoacusia sui più piccoli

Lo sviluppo del linguaggio parlato nei bambini è direttamente correlato alla loro capacità uditiva: diversi studi, infatti, hanno evidenziato come i bambini con ipoacusia, anche lieve o unilaterale, tendano ad avere ritardi nello sviluppo della comunicazione verbale

In questi casi, la tempestività d’intervento diventa cruciale affinché il deficit non incida in maniera pesante sullo sviluppo delle capacità comunicative del piccolo.

Incidenza sull’apprendimento scolastico

La perdita dell’udito può avere un impatto duraturo sui risultati scolastici di un bambino o ragazzo. Se non trattati tempestivamente, i deficit uditivi incidono sul loro rendimento. E, di conseguenza, sul loro status lavorativo e sociale da adulti. 

Sordità e declino cognitivo

Dalla salute dell’udito passa in gran parte anche la salute cerebrale. Non riuscire a sentire bene, infatti, richiede un maggiore sforzo cognitivo, usurando nel lungo periodo il cervello: ecco perché, come suggerito dagli esiti di alcune ricerche, convivere per tanto tempo con questa condizione sembra accelerare il processo di declino cognitivo alla base di malattie neurodegenerative come demenza senile o Alzheimer.

Un udito debole accentua la solitudine 

Più specificamente nelle donne e negli adulti più anziani, probabilmente a causa della ridotta partecipazione ad attività sociali.

L’isolamento sociale e la solitudine dovuti alla perdita dell’udito possono avere implicazioni importanti per la salute psicosociale e cognitiva degli anziani, contribuendo al peggioramento della salute mentale, portando a basso umore e angoscia. 

Rischio di ansia e depressione

Nel corso della vita, le persone ipoacusiche hanno comunemente tassi più elevati di depressione e riferiscono una qualità di vita inferiore rispetto ai loro coetanei udenti. Le restrizioni sociali e le interazioni alterate sono frequentemente osservate in persone con perdita di udito, così come sentimenti di imbarazzo, rifiuto e ansia

Altre ripercussioni

Cadute accidentali, stanchezza e maggiore frequenza di mal di testa sono altre conseguenze secondarie dovute ai problemi di udito.

In generale, fare prevenzione attraverso un periodico controllo dell’udito permette di proteggere o recuperare una buona capacità uditiva. E, soprattutto, di evitare le spiacevoli conseguenze imposte dalla sordità.

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